Carpanzano è un paese di alta collina, posto tra i verdi rilievi della Valle del Savuto, la sua parte antica mostra le tracce di una storia secolare.
Il centro abitato mantiene una struttura urbanistica caratterizzata dai tipici vicoli, tra i quali emergono strutture di notevole interesse. Innanzitutto gli edifici religiosi, che custodiscono il patrimonio d'arte del paese. Tra le chiese, quella dell'Annunziata riveste un ruolo particolarmente importante per la storia carpanzanese. L'edificio mostra un notevole portico in tufo, nel quale si apre il portale a sesto acuto del XV sec. Nel portico è presente una antica iscrizione che testimonia il passaggio dell'Imperatore Carlo V da Carpanzano, a tale passaggio, avvenuto nel 1535, è associata la leggenda secondo la quale l'Imperatore avrebbe donato al paese il suo prezioso mantello, custodito gelosamente e da qualche tempo esposto in un piccolo museo. All'interno della stessa chiesa si conserva l'immagine della Madonna della Grazia, protettrice del paese.
Il paese è dominato dalla mole della chiesa parrocchiale dedicata a San Felice. La facciata mostra la tipica architettura locale seicentesca ricca di rilievi in pietra, cosa presente anche negli edifici privati del centro abitato. Tra i vicoli si possono ammirare, infatti, i numerosi portali in tufo dei palazzi padronali, molti sormontati dai rispettivi stemmi.
Carpanzano mantiene ancora vive antiche tradizioni. Innanzitutto la festa patronale della Madonna della Grazie, che si celebra in due occasioni il 12 febbraio e l'ultima domenica di settembre. Degli antichi mestieri si tramandano le attività legate alla lavorazione della castagna, prodotto principale dell'economia rurale di un tempo. Alla castagna viene dedicata annualmente una sagra nel mese di ottobre, che rappresenta una buona occasione per visitare il paese.