Terranova da Sibari si affaccia sulla Piana di Sibari. Interessanti da visitare le chiese sparse per il territorio che custodiscono una grande parte del patrimonio storico-artistico di Terranova. Si inizia dalla splendida chiesa di Sant’Antonio, edificata nel Cinquecento, nel cui interno è presente un’importante cappella dedicata al Santo.
Tarsia si trova nel punto in cui il Crati si apre verso la piana di Sibari. È noto, infatti, per la diga artificiale presente nel suo territorio, strategica per l'irrigazione della piana stessa. Bello il centro storico dove risaltano la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo (del XVI secolo), l'ottocentesca chiesa di Santa Maria del Seggio, decorata da un interessante portale a tutto sesto, e la settecentesca chiesa di Santa Maria della Cintura, in cui è conservata una bellissima statua della Madonna.
Spezzano Albanese è situato in zona collinare nell'area compresa tra la Piana di Sibari e la Valle dell'Esaro. Comprende le frazioni di Spezzano Scalo e Spezzano Terme, dove scorrono le acque benefiche della Fonte Thurio e della sorgente Acqua delle Grazie. È una delle più note e grandi comunità arbëreshë della Sila Greca.
Santa Caterina Albanese è un grazioso centro situato sul pendio di un colle tra la Valle dell'Esaro e il torrente Ricosoli. È caratterizzato da un centro storico di grande fascino con vicoli e stradine di antica memoria. A fare da sfondo una vegetazione rigogliosa con ampie distese di uliveti e coltivazioni di vario genere.
San Lorenzo del Vallo si trova nel cuore della Valle dell'Esaro. Il monumento più importante è il castello baronale, edificato da Don Andrea Alarcon della Valle Mendoza nel Seicento. A pianta quadrangolare, si mantiene ancora solido e intatto nonostante lo scorrere del tempo. A tre piani, conserva anche tutte e quattro le torri angolari, terminanti con la merlatura a coda di rondine. Di fronte il centro del paese, si possono ammirare anche i ruderi dell'antico castello Jentilino, edificato probabilmente durante le invasioni saracene.
Sant'Agata d'Esaro si trova in collina, ai suoi piedi scorre il fiume Esaro e tutt'intorno si stagliano le vette dell'Appennino calabro. Il centro storico, che mantiene inalterati tutti gli elementi caratteristici degli antichi borghi meridionali, è ricco di edifici sacri da visitare. Si segnalano la chiesa Matrice dell'Annunziata, il convento di San Francesco e la Domus Francisci.
San Sosti sorge alle falde del Cozzo del Pellegrino ed è attraversato dalle acque del fiume Rosa. Intorno a San Sosti si trovano diverse vette appartenenti alla catena del Pollino come la Mula, la Muletta, la Montea, il Monte Alto e il Campo. Una parte del territorio di San Sosti ricade nel Parco del Pollino ed si presta molto bene a escursioni naturalistiche. Di particolare bellezza è la cascata di "Frà Giovanni" in località Badia che si incontra sulla strada per il Santuario del Pettoruto, anch'esso immerso nei boschi.
San Marco Argentano si trova in zona collinare fra la Valle del fiume Crati e la Catena Paolana. Luogo carico di storia, si tratta di uno dei centri culturali più importanti dell'intera provincia. Numerosi i luoghi da visitare, tutti appartenenti a epoche e generi diversi. Uno dei luoghi più antichi è certamente la Torre Normanna, la cui edificazione è attribuita a Roberto il Guiscardo (XI sec.) sulle rovine di un'antica fortificazione romana, formata da una torre cilindrica divisa in cinque piani (di cui uno sotterraneo) con diverse destinazioni d'uso. Si trattava di una torre di avvistamento e difesa, con via di fuga, dalla quale si poteva dominare con lo sguardo l'intera valle del Crati.
San Donato di Ninea è situato nel bacino del fiume Esaro, disposto a gradinata su uno sperone del Cozzo del Pellegrino, appartenente alla catena della Mula, diramazione del Pollino, da cui è separato dalla piana di Campotenese. Il punto più alto del paese tocca la quota di 700 metri di altitudine. Si tratta di una località di particolare bellezza immerso nel verde e nella roccia, con una serie di grotte naturali, nei cui pressi sorgono anche delle antiche chiese rupestri.
Roggiano Gravina è bagnato dal fiume Esaro che in questo territorio riceve alcuni affluenti: il Grondo, il Rose, l'Occido, il Fullone, tutti a carattere torrentizio. Particolare è la conformazione dei confini territoriali che danno al territorio la forma di una "Y" schiacciata. Nella cittadina si possono visitare numerosi edifici religiosi. Si segnalano, in particolare, la chiesa di Sant'Antonio, risalente al XVII secolo, in cui sono conservate numerose statue processionali e la recente chiesa di San Pietro Apostolo.
Inviaci una mail o contattaci sulla nostra Info line