Domanico si trova tra l'area urbana cosentina, la catena costiera tirrenica, le gole del Busento e l'altopiano di Potame. Si erge su una rupe rocciosa molto suggestiva e panoramica e vi si accede tramite una serie di gradoni scavati nella roccia, fiancheggiati da abitazioni accorpate, tra le quali si trovano resti, ruderi e testimonianze di antichi insediamenti umani. Il rudere di un sottopassaggio sta ad indicare che vi sorgeva anche un castello. Sulla sommità della rupe, a strapiombo sul Busento, è stata costruita la chiesa di Santa Maria delle Grazie del sec. XVII, distrutta dal terremoto del 1854 e riedificata nel 1865. In pieno centro storico, ben conservata, si erge la chiesa di San Giovanni Battista del sec. XVIII, che conserva una Fonte battesimale di particolare pregio e un magnifico organo del 1754. Nella chiesa dell'Immacolata Concezione notevole l'Immacolata dell'Oranges, dipinta nel 1768, e la pavimentazione in pietra calcarea locale. La particolarità della chiesa sono però, ai lati della navata, i due scranni in legno della Confraternita che una volta vi aveva sede.
Il primo nucleo del paese sorse in località Motta a presidio di un'importante strada istmica: Domanico, in principio Domanicus, probabilmente di origine romana, divenne casale di Cosenza nel 1422 per disposizione di Luigi III D'Angiò.