Lungro è un caratteristico centro arbëreshe della provincia di Cosenza, posto su di una collina a circa 600 metri di altitudine, ricadente nel Parco Nazionale del Pollino. è un punto di riferimento per i fedeli di rito bizantino-greco, in quanto dal 1919 è sede dell'Eparchia. Tante le chiese che conservano affreschi di pregevole fattura e molti sono gli artisti del posto che si dedicano alla realizzazione di icone. Il dialetto albanese si tramanda da generazioni e continua ad essere parlato da molti in paese. Tanti sono ancora in grado di realizzare i costumi tipici della tradizione arbëreshe.
La cattedrale, dedicata a San Nicola, venne eretta nel XVIII secolo su una costruzione più antica. Si fanno notare al suo interno i mosaici e le icone in stile bizantino. La prima chiesa ad essere costruita dagli albanesi fu quella di Santa Maria dell'Icona, detta anche di Costantinopoli, risalente al '500. Al suo interno vi è un dipinto su pietra raffigurante la Madonna con il bambino. Le altre chiese ricche di storia e di opere d'arte sono quelle di Sant'Elia, di San Leonardo e la cappella privata di Santa Maria delle Fonti.
Suggestivi i riti che caratterizzano la Settimana Santa, che culmina la domenica di Pasqua con la funzione del "Kristos anèsti" che si tiene al mattino, quando è ancora buio.
Lungro è ricordata anche per la miniera di salgemma a 5 piani, che scende giù fino a una profondità di oltre 200 metri, rimasta attiva fino al XIX secolo. Dell'antico castello rimangono oggi solo alcuni ruderi.