Il comune di Marzi rientra nel territorio della valle del Savuto, ed è posto sulle colline a poca distanza da Rogliano, il centro principale comune della zona. Il territorio si estende fino ai monti ricchi di boschi sovrastanti il paese, fino a raggiungere circa 1200 metri d'altitudine. Di Rogliano seguì le vicende storiche, essendo compreso nella sua Bagliva fino all'Ottocento. Sulla fondazione di Marzi, invece, l'ipotesi più ricorrente è quella della nascita contestuale a quella degli altri casali cosentini in seguito alle invasioni saracene del X sec. Merita una visita il centro storico del paese, che come gli altri dell'area del Savuto mostra elementi architettonici scolpiti in pietra frutto del lavoro degli scalpellini della zona. La chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Barbara, la cui facciata si presenta in cima ad una caratteristica scalinata, ed è affiancata dal campanile. All'interno, ad una sola navata, conserva interessanti dipinti del pittore cosentino Enrico Salfi, tra cui Santa Barbara e San Pietro e San Paolo. Anche la chiesa di Sant'Andrea conserva interessanti dipinti sugli altari della chiesa, tra cui spiccano le tele del martirio di Sant'Andrea e quella della Madonna del Carmine. La chiesa di San Marco presenta poi alcune interessanti cornici lignee intagliate da scultori di scuola roglianese, caratteristica tipica delle chiese della zona. Tra le tradizioni ancora vive è da ricordare la festa della Madonna del Rosario, che si svolge ogni anno la prima domenica di ottobre. Alla festa religiosa sono abbinate iniziative come giochi popolari e soprattutto le caratteristiche "pullicinelle", pupazzi di carta e canne che vengono fatti danzare in giro per il paese e poi bruciati sulla piazza. Un certo rilievo ha acquisito la rappresentazione del Presepe vivente, che nel periodo natalizio attira a Marzi numerosa gente dal circondario.