La grotta del Romito è una delle testimonianze di arte preistorica più importante non solo d'Italia ma di tutta Europa. Situata in località Nuppolara nel comune di Papasidero è una delle grotte che conserva un grande numero di reperti di epoca paleolitica, coprendo un arco temporale compreso tra 23.000 e 10.000 anni fa, ed ha consentito la ricostruzione delle abitudini alimentari, della vita sociale e dell'ambiente dell'Homo Sapiens.
All'esterno si trovano alcune incisioni rupestri, tra le quali la più importante è un graffito raffigurante due bovidi (Bos primigenius), e tracce di antiche sepolture, risalenti a 11.000 anni fa.
Il ritrovamento del graffito è avvenuto nel 1961, è stato datato dagli esperti come appartenente al Paleolitico superiore. Una riproduzione dell'originale si conserva al Museo Nazionale di Reggio Calabria. Altri reperti sono esposti al Museo e istituto fiorentino di preistoria.
All'interno del sito è altresì presente uno strato risalente all'età Neolitica nel quale si ritrovano grosse quantità di ossidiana. Tale ritrovamento è all'origine dell'ipotesi secondo la quale la grotta fosse anticamente una base intermedia per il commercio dell'ossidiana tra Tirreno e Ionio.
La Grotta deve il suo nome alle frequentazioni nella fase storica, circa mille anni orsono, dei monaci del vicino monastero di Sant' Elia che la utilizzarono come eremo, luogo di preghiera e di contemplazione, ed ospita secondo Paolo Graziosi, che dal 1961 al 1968 curò gli scavi archeologici, la più maestosa e felice espressione del verismo paleolitico mediterraneo.
Nei pressi della grotta è possibile trovare rifugio e ristoro. C'è un bed and breakfast ed un'azienda agrituristica che offrono ristoro ai viaggiatori.
Per info ed orari:
Museo della Grotta del Romito e scavi Archeologici
Telefono 0981.83078
www.pro-locopapasidero.org
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